Materiali biologici: come avviene il loro trasporto?

Il trasporto di materiale biologico dal luogo di prelievo fino al laboratorio di analisi deve essere svolto con estrema cura ed attenzione, sia per tutelare la salute e l’incolumità degli addetti ai lavori sia per preservare la corretta conservazione degli stessi campioni biologici e non alterare il risultato analitico finale.

Il personale va quindi adeguatamente selezionato e formato per seguire le giuste procedure per il confezionamento, l’etichettatura ed il trasporto dei materiali biologici in tutta sicurezza.

Ci sono due tipologie di trasporto materiale biologico: locale ed esterno (o spedizione). Nel primo caso il trasporto viene effettuato da un reparto ospedaliero o da una struttura ad un laboratorio, da un laboratorio ad un altro laboratorio o da un ospedale ad un centro diagnostico esterno. Nel secondo caso il trasporto viene effettuato verso un’altra struttura con mezzi postali, navali, terrestri o aerei.

Quali tipologie di materiale biologico si possono trasportare? 

Sotto la categoria di materiale biologico rientrano: prodotti biologici, campioni diagnostici e sostanze infettive.

I prodotti biologici comprendono materiali biologici finiti ad uso umano e veterinario (sieri e vaccini), prodotti biologici finiti per scopi di studio e ricerca umana e veterinaria e prodotti destinati al trattamento sperimentale.

I campioni diagnostici comprendono i materiali di origine umana o animale come sangue, tessuti, fluidi tissutali, escreti ecc.

Infine le sostanze infettive sono materiali comprendenti microrganismi vivi come batteri, virus, parassiti, funghi, rickettsie e quindi potenzialmente infettivi per l’uomo e per gli animali.

Le temperature richieste per il trasporto, la tipologia di materiali ed i contenitori

I campioni biologici a scopo diagnostico vanno trasportati a temperatura ambiente, circa 22°, con un range di tolleranza che va da 5° a 28°. Naturalmente la temperatura varia a seconda dei materiali trasportati.

I campioni operatori ed eventuali liquidi biologici vanno trasportati ad una temperatura di 4°. I campioni di sangue per le analisi cliniche ed i tamponi vanno invece trasportati ad  una temperatura compresa tra 18° e -5°. Altri materiali ancora vanno congelati e devono essere conservati tra i -4° ed i -25°. Ad ogni modo bisogna rispettare la normativa per il corretto trasporto e la giusta conservazione dei prodotti trasportati.

Per il trasporto campioni biologici si utilizzano tre involucri: un recipiente primario, un recipiente secondario ed un recipiente esterno.

Il recipiente primario contiene il campione biologico e può essere un tubo, un’ampolla o una provetta. Deve essere fatto di materiale impermeabile, a chiusura ermetica, a tenuta stagna, etichettato ed avvolto in materiale assorbente e non particolato capace di assorbire eventualmente il liquido in caso di fuoriuscita.

Il recipiente secondario contiene il recipiente primario e deve essere realizzato con materiale resistente, impermeabile e a tenuta stagna. All’esterno deve essere applicata un’etichetta riportante i dati identificativi e la descrizione del contenuto.

Infine il recipiente esterno contiene il recipiente secondario per evitare danni da colpi, urti o agenti esterni come acqua, vento e pioggia. Il contenitore può essere realizzato in cartone rigido, legno, plastica o altri materiali purché siano estremamente resistenti e robusti.

Le caratteristiche e le certificazioni richieste da mezzi e incaricati al trasporto

Il personale operativo deve rispettare le normative vigenti per preservare la propria incolumità, quella degli altri operatori e dell’ambiente circostante e per garantire la giusta conservazione del materiale trasportato. In particolare il Coordinatore Infermieristico deve supervisionare i vari step e verificare che tutte le procedure vengano svolte correttamente.

Gli operatori devono:

  • indossare guanti monouso;
  • inserire sempre il recipiente primario all’interno del recipiente secondario;
  • allegare le schede di richiesta esami all’esterno del contenitore;
  • evitare il contatto diretto del campione biologico con una sostanza refrigerante, se previsto l’uso, interponendo una barriera di plastica;
  • rimuovere i guanti e pulirsi le mani dopo aver concluso l’operazione;
  • preservare adeguatamente il campione biologico durante il trasporto ed aprirlo, in caso di caduta, solo dopo aver indossato i guanti e gli altri DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) necessari.

Per quanto riguarda il trasporto, il campione va posto in posizione verticale e ben fissato. Il mezzo che trasporta campioni biologici deve essere dotato di un kit per la contaminazione in caso di fuoriuscita, che comprende:

  • sostanza decontaminante a base di cloro;
  • guanti monouso a protezione II;
  • soluzione alcolica per le mani;
  • materiali assorbenti;
  • contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.

I trasporti ADR di materiale biologico a rischio infettivo che richiedono ulteriori accortezze

I materiali biologici che rientrano nella categoria ADR, quindi altamente pericolosi ed infettivi, hanno bisogno di maggiori accortezze per un trasporto adeguato. Questi prodotti devono essere imballati seconda un’accurata procedura definita dalla normativa vigente. Il trasporto di campioni biologici ritenuti pericolosi, o comunque ad alto rischio infettivo, deve rispettare un protocollo di etichettatura. Gli operatori devono essere in possesso dei documenti di trasporto richiesti, finalizzati a garantire il rispetto di tutte le normative previste per il trasporto e la movimentazione dei materiali biologici in totale sicurezza per le persone e per l’ambiente.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.