Mal di testa, emicrania e cefalea: come riconoscerle e combatterle

Mal di testa, emicrania e cefalea sono tra i principali disturbi che causano dolore nella zona delle tempie, della fronte e nel resto del cranio. Ma come riuscire a distinguere queste tre problematiche che spesso vengono confuse tra loro? E in che modo bisogna agire attraverso il giusto trattamento di infiammazioni localizzate? Lo scopriamo insieme in questa guida.

Cos’è la cefalea e quali sono le principali caratteristiche?

La cefalea è un disturbo comune che indica un dolore che si localizza nella testa e nel collo. Esistono vari sistemi di classificazione delle cefalee. Queste si suddividono per lo più in due categorie cefalea di tipo primario o di tipo secondario.

La cefalea di tipo primario riguarda quelle patologie in cui il dolore proviene senza essere generato da altre malattie. In genere, la cefalea primario è determinata da una predisposizione del soggetto a soffrire di mal di testa.

Quando invece si parla di cefalee di tipo primario troviamo: l’emicrania con o senza aura, una cefalea di tipo tensivo che può essere cronica o episodica, cefalea a grappolo.

Le cefalee di tipo secondario invece sono quelle che possono manifestarsi a seguito di altre patologie come il mal di testa che sovviene nel momento in cui si hanno le mestruazioni, oppure durante un’influenza ecc…

Cos’è l’emicrania e quali sono le caratteristiche?

Una delle forme di cefalee più comuni è l’emicrania. Secondo un’indagine, nei paesi occidentali ben il 10% della popolazione soffre di emicrania, e solitamente sono le donne ad essere più colpite. Per quanto riguarda l’età, il 25% dei soggetti emicranici ha un primo attacco durante l’età scolare.

L’emicrania compare sotto forma di un attacco periodico con intervalli in cui non si avverte alcun mal di testa. Questo problema può presentarsi con vari gradi di intensità da moderata a severa, può essere pulsante oppure monolaterale. Se l’emicrania è molto forte è possibile che questa venga associata anche a vomito, nausea, fonofobia o fotofobia.

Questo tipo di cefalea può aggravarsi nel corso del tempo soprattutto se sussistono le condizioni come: stress, condizioni ambientali, modificazione del ritmo di sonno veglia, variazioni ormonali.

Cefalea tensiva e a grappolo

Tra le tipologie di cefalee oltre all’emicrania c’è anche la cefalea di tipo tensivo e quella a grappolo. La cefalea tensiva è una forma molto diffusa che può essere anche di tipo cronico oltre che episodica e che colpisce principalmente le donne intorno i 30 anni.

Il dolore della cefalea tensiva viene avvertito come una morsa nella testa oppure con un fastidio bilaterale che coinvolge sia la fronte sia la nuca.

La cefalea a grappolo, invece, si manifesta in periodi differenti. Questa si presenta in forma episodica con mal di testa intensi che avvengono con cadenza biennale o annuale. Invece nella forma cronaca è possibile soffrirne molto più spesso con attacchi che sovvengono da una fino a tre volte al giorno.

La cefalea a grappolo a differenza di quella intensiva, colpisce principalmente i soggetti di sesso maschile.

Come curare il mal di testa

Come curare il mal di testa? La cefalea, il mal di testa e l’emicrania non richiede in genere un intervento del medico, ma basta semplicemente prendere un antinfiammatorio non steroideo, a base di paracetamolo oppure a base di erbe naturali.

Quando rivolgersi al medico? Ci sono dei casi in cui bisogna rivolgersi al proprio medico curante come ad esempio, quando si ha un mal di testa improvviso e intenso, accompagnato a torcicollo, confusione mentale, convulsioni, debolezza.

Inoltre, si consiglia di affidarsi a un medico nel caso in cui si abbia un mal di testa cronico o progressivo che si intensifica quando si tossisce o si fa uno sforzo fisico.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.