Terapia di coppia: quando andare e come funziona?

C’è chi crede che il matrimonio sia la tomba dell’amore. Per quanto questo sia un proverbio pessimista e bel lontano dall’idea che possiamo avere tutti di un apporto di coppia, vivere insieme e formare una nuova famiglia richiede molta attenzione e cura quotidiana nella gestione della relazione.

Viene da sé che cambiando radicalmente il tipo di vita da quando si era fidanzati a quando si è sposati, la crisi e la monotonia sono sempre in agguato. In vista di quanto, quando uno dei due coniugi nota che c’è qualcosa di anomalo nell’andamento del rapporto è opportuno rivolgersi ad uno specialista. I motivi per cui andare da uno psicologo sono davvero molteplici, ma sta di fatto che la terapia di coppia può avere risvolti positivamente decisivi in quello che è lo stare insieme.

 Andare da un terapista

Il terapista è la persona che si pone a metà tra le esigenze dell’uno o dell’altro partner. Ambedue i componenti della coppia si sentono liberi di dare sfogo ai propri pensieri e alle proprie emozioni. Grazie allo psicologo viene fuori l’istinto, che può portare ad una riscoperta della passione, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.

Sicuramente rivolgersi al terapista di coppia vuol dire cercare una soluzione ai problemi della vita quotidiana (esempio la gestione dei figli). Il che significa imparare ad ascoltarsi e imparare a riconoscere le differenze di pensiero che possono rappresentare ambedue i coniugi tanto su scala individuale tanto nella sfera familiare e culturale.

La crisi della famiglia e l’ipotesi del divorzio

In assenza di una gestione ad hoc della famiglia e di tutti i problemi ad essa collegati, la coppia finisce in bilico, al limite della sopportazione reciproca. Secondo i dati di alcune ricerche l’incapacità di gestire la famiglia come si dovrebbe è tra le prime cause di divorzio.

Se Tizio la pensa in un modo e Caio in un altro, inevitabilmente le sfere di pensiero si ritrovano a collidere e a provocare fratture profonde difficili da rimarginare. In un simile contesto quindi il terapista di coppia insegna la coppia a considerarsi tale entrando l’uno nella sfera di pensiero dell’altro. Vestendo metaforicamente i pani del proprio partner, si impara a concepire la vita in modo diverso, a prendere cioè in considerazione molte più possibilità di quelle appartenenti al proprio status mentale.

I tempi della terapia di coppia

Per quel che concerne le tempistiche, non esiste un quantitativo ideale di sedute tali da poter rimettere in sesto la coppia. Per quanto il terapista infatti svisceri i problemi appartenenti alla famiglia e alla vita personale dei due partner, il lavoro di riconciliazione va completato anche al di fuori dello studio dello psicologo. Se manca questa operosità tra marito e moglie, inevitabilmente si allungano i tempi della terapia di coppia.

Le sedute sono un viaggio verso l’inconscio, un percorso profondo che sradica la propria identità, senza perderla, mettendola nelle mani del partner e fondendola con la sua. La soluzione ai problemi arriva dolo nel momento in cui l’altro impara a dare valore alla storia dell’altro, al suo modus operandi, al suo essere semplicemente com’è nel bene e nel male.

È importante dunque imparare a lavorare sulla propria persona, anche per capire cosa ci ha attratto verso l’altro e cosa ci ha fatto innamorare. L’abitudine purtroppo spinge tappe volte a dimenticare gli schemi di vita dell’altra persona, considerandoli dunque un impedimento ogni qual volta emergono per la gestione della famiglia.

Il terapista insegna dunque ad accettare il cambiamento, a concepire la vira in due e non da soli. Cambiare è un diritto personale, ma anche un diritto del partner. Inevitabilmente mutare vuol dire approcciarsi ad una novità, ad una trasformazione, ma quanto questa può far bene alla famiglia? Lo psicologo di coppia insegna proprio questo, a mettersi cioè nelle mani dell’altro, come si fosse due compagni di viaggio che in balia delle onde devono raggiungere la terraferma.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.