Stati infiammatori e test PCR

La Proteina C reattiva è prodotta dal fegato e viene messa in circolo, in elevate quantità, in risposta ad un processo infiammatorio. In casi di eventi acuti, aumenta la sua concentrazione ematica ed i suoi livelli possono raggiungere valori decisamente più alti del normale.

Il PCR test fai da te serve proprio a controllare il livello della proteina, al fine di individuare la presenza di infezioni o di disturbi. In soli 5 minuti, si è in grado di rilevare ed inquadrare la quantità di Proteina C reattiva in un range di valori indicativi. Il PCR test è quindi pensato per individuare eventuali stati infiammatori. è consigliabile il suo uso in presenza di sintomi tipici, ad esempio febbre, mal di testa o stanchezza, per poi proseguire con il trattamento farmacologico prescritto dal medico.

Valori di riferimento

In situazioni normali la concentrazione di PCR è in media, inferiore agli 8mg/L. In casi di processi infiammatori o durante la fase acuta di malattie, il suo livello aumenta incredibilmente e in poche ore arrivano a superare i 100 mg/L. Succede a causa di infezioni virali o batteriche o anche in seguito ad alcune operazioni chirurgiche.

Il quantitativo di Proteina C reattiva è dunque importante, anche per monitorare l’efficacia di trattamenti terapeutici in presenza di alcune patologie. Ovviamente non ha valore diagnostico, è una risposta dell’organismo che è stato attaccato ma è fondamentale per la rivelazione di uno stato di malessere e dunque sia per la prescrizione di indagini più approfondite sia per monitorare l’evoluzione di una malattia già diagnosticata.

Un valore quindi repentino, cresce velocemente e allo stesso modo, superata la fase di infiammazione acuta, torna ai bassi livelli basici.Il self-test serve proprio a capire se c’è un’infiammazione e nel caso, quale sia la sua portata.

Come funziona il self-test?

Il kit è dotato da un dispositivo immunocromatografico che grazie a dei specifici anticorpi, può rilevare la quantità di proteina C reattiva presente nel sangue in quel momento. Il risultato è determinato dall’apparizione di un certo numero di bande che indicano l’eventuale presenza.

Sotto gli 8mg/L non si attestano infezioni o infiammazioni, passando attraverso stati intermedi tra 8-40 mg/L e 40-100 mg/L in cui si consiglia necessariamente di rivolgersi al medico, fino ad arrivare fai 100 mg/L valore che indica un’urgenza di visita medica.

Una procedura rapida, semplice ed efficace che permette di stabilire la presenza o meno di uno stato infiammatorio.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.