Emorroidi, ragadi anali, polipi anali: caratteristiche e differenze

Sono diverse le patologie che colpiscono l’area colon-rettale e che vengono diagnosticate nell’ambito di una visita proctologica. Lo specialista, dopo un’attenta analisi del problema, valuta il percorso terapeutico da adottare in base alla patologia riscontrata e alla gravità della stessa.

Emorroidi, ragadi anali, polipi anali, fistole anali e ascesso perianale sono solo alcuni dei disturbi che interessano il colon-retto e il pavimento pelvico, ognuna con le sue peculiarità e sintomatologie.

Emorroidi: caratteristiche e sintomi

Probabilmente le più comuni e diffuse tra le patologie afferenti l’area del retto e dell’ano, le emorroidi possono creare non solo imbarazzo ma anche dar luogo a fastidi molto seri. In realtà, le emorroidi sono già presenti nel canale anale di tutti, poiché si tratta di corpi venosi che contribuiscono all’evacuazione e alla continenza di feci e gas. Quando tali vene si infiammano, abbiamo la cosiddetta malattia emorroidaria.

A seconda dell’intensità dell’infiammazione, possiamo avere delle emorroidi interne o esterne, più o meno dolorose.

I sintomi vanno appunto da un leggero prurito per le emorroidi interne, a dolore, sanguinamento e secrezioni di liquidi per le emorroidi esterne. Nei casi più gravi, il dolore intenso è accompagnato anche da incontinenza fecale.

Le cause delle emorroidi sono riscontrabili non solo nella genetica ma anche in condizioni come stitichezza cronica, gravidanza, parto, sedentarietà, obesità.

Ragadi anali: caratteristiche e sintomi

La stitichezza è una delle cause di un’altra patologia piuttosto comune afferente l’ano: le ragadi. Le ragadi anali sono dei taglietti che si creano in prossimità dell’ano, favorite dal passaggio di feci particolarmente dure e voluminose. Un disturbo che, quindi, è causato principalmente dalla stitichezza ma, di contro, anche dall’eccessivo uso di lassativo e, quindi, dalla diarrea. Un’igiene poco accurata e pratiche sessuali che prevedono l’introduzione di oggetti o parti del corpo nell’orifizio anale sono altri motivi di comparsa della patologia.

In genere, le ragadi anali provocano spasmi e un dolore molto intenso nel momento dell’evacuazione, le lesioni possono sanguinare e, spesso, si può avere in concomitanza la comparsa delle emorroidi.

Fistole anali: caratteristiche e sintomi

Le fistole anali sono invece caratterizzate da piccoli tunnel che si formano tra l’ano e la cute circostante. Sono quasi sempre il risultato di un precedente ascesso in seguito a un’infezione di una delle ghiandole del canale anale.

Infiammandosi, le ghiandole anali favoriscono la formazione di una sacca di pus che, rompendosi, dà origine alla fistola.

Oltre al rigonfiamento, le fistole sono caratterizzate da dolore intenso in sede anale e, spesso, dalla fuoriuscita di secrezioni purulente. In alcuni casi ci può essere anche febbre.

Le fistole anali possono essere anche la conseguenza di una ragade trascurata ma tra le cause più comuni troviamo le ulcere anali, malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn o la diverticolite, il cancro al retto, la tubercolosi, malattie sessualmente trasmissibili o un sistema immunitario compromesso.

Ascesso perianale: caratteristiche e sintomi

L’ascesso perianale è un’infezione di una delle ghiandole di Hermann e Desfosses, poste all’interno del canale anale e nella porzione terminale dell’ampolla rettale. Si manifesta come una tumefazione dolente ricoperta da cute arrossata, al tatto è dura e calda e spesso può essere accompagnata da fuoriuscita di pus dal canale anale.

Tale patologia, se non accuratamente trattata, può portare a gravi conseguenze.

La causa principale dell’ascesso perianale è da riscontrare sempre nella stipsi o nella difficoltà ad evacuare, ma anche nella diarrea. Malattie croniche intestinali, come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa, possono favorire l’infezione, così come specifici interventi chirurgici.

Il dolore in sede perianale tende ad aumentare in maniera progressiva con l’evoluzione dell’ascesso e, in alcuni casi, può essere accompagnato anche da sintomi febbrili.

Polipi anali: caratteristiche e sintomi

I polipi anali sono invece delle escrescenze che si formano all’interno del colon-retto. Tali escrescenze possono aumentare gradualmente di volume con prolasso esterno fino a ostruire il canale anale. La maggior parte dei polipi anali in genere non presenta particolari sintomi e, solitamente, vengono individuati durante l’endoscopia o la radiografia dell’intestino.

Alcuni dei sintomi che possono insospettire sono la presenza di sangue nel retto o nelle feci, stipsi o diarrea, crampi o dolore addominale, nausea e vomito.

Tra le cause che possono determinare la comparsa di polipi anali c’è sicuramente la predisposizione genetica, il sovrappeso, l’età avanzata, un’alimentazione povera di fibre e ricca di grassi, il fumo.

A seconda della grandezza del polipo, ci sono diverse possibilità che si trasformi in cancro al colon-retto.

Tutte le patologie che colpiscono l’area colon-rettale possono essere curate e trattate sia con terapie farmacologiche che con la criochirurgia.

La crioterapia come cura

La Crioterapia è una tecnica INDOLORE ambulatoriale efficace per la cura delle emorroidi e di molte altre patologie come :

  • Polipi anali
  • Ascesso perianale
  • Fistole anali
  • Ragadi anali

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.