Lo psicologo per i bambini

Chiedere la consulenza di uno psicologo per il proprio bambino è molto importante, soprattutto quando si notano degli atteggiamenti ambigui o un drastico cambiamento del carattere o dell’umore.

I genitori non devono spaventarsi di fronte a questa decisione, accompagnare il proprio figlio durante questo percorso può essere uno dei gesti più amorevoli e responsabili che si possa fare nei suoi confronti.

Il lavoro dello psicologo infantile

Lo studente di Psicologia che decide di diventare uno psicologo infantile dovrà, lungo il suo percorso di studi, scegliere la specializzazione in psicologia dell’età evolutiva. Con questa scelta si impegna a lavorare soltanto con i bambini e gli adolescenti e includendo anche il nucleo di famigliari ed insegnanti del bambino.

Oltre allo psicologo dell’età evolutiva c’è anche la figura dello psicologo clinico che approfondisce i campi della neuropsicologia e anche l’area evolutiva.

Lo psicologo clinico e quello dell’età evolutiva possono fornire consulenze e sostegno in più campi:

  • Capacità cognitive del bambino;
  • Processi psico-socioaffettivi;
  • Processi linguistici.

Oltre a questi 3 vasti campi, la figura dello psicologo aiuta il bambino durante il suo percorso coinvolgendo anche i suoi genitori o gli insegnanti. In conclusione, possiamo dire che la figura e il lavoro che fa lo psicologo è completo in quanto prende in carico il bambino, lo sostiene durante il suo percorso ed infine cura le sue patologie e difficoltà che presenta.

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Quando è il caso di portare il bambino dallo psicologo?

Sono svariati i motivi per il quale bisognerebbe prendere in considerazione un percorso dallo psicologo per il proprio bambino. Spesso i genitori pensano di poter aiutare da soli i propri bambini a superare alcuni disagi sia in casa che a scuola, ma non sempre è così facile per i bambini o gli adolescenti parlare liberamente di tutto ai propri genitori, proprio per questo portarli da uno psicologo potrebbe permettergli di sentirsi più liberi e parlare di tutto.

Nel contesto famigliare un bambino può dimostrare dei comportamenti che fanno scattare un campanello di allarme nei genitori, come per esempio, opporsi alle regole, mangiare poco, addormentarsi con difficoltà, essere troppo timidi o troppo estroversi. Questi sono solo alcuni dei principali sintomi che ci dovrebbe far pensare ad un percorso psicologico per il bambino.

Nell’ambito scolastico, invece, il bambino può presentare difficoltà nell’apprendimento, nella scrittura e nella lettura. Disturbare troppo in classe, o al contrario, isolarsi da tutti i compagni.

In questi casi la figura dello psicologo è molto importante e dovrebbe essere vista dai genitori allo stesso modo con la quale si vede la figura del pediatra. Si tratta di un appoggio fondamentale per il bambino ma in certi casi molto di più per i genitori.

Il primo incontro tra bambino e psicologo

Generalmente il primo incontro avviene solo con i genitori, lo psicologo fa loro delle domande ed esamina tutti gli episodi che gli presentano i genitori. Una volta raccolte tutte l e informazioni espone ai genitori il piano degli appuntamenti e le attività che svolgerà il bambino.

Il primo vero incontro con il bambino invece, sarà di scopo conoscitivo ed esplicativo. Lo psicologo cercherà di instaurare un rapporto di fiducia con il bambino e gli farà conoscere meglio lo studio dove avverranno le sedute e lo sottoporrà ad alcuni test scritti. I test servono allo psicologo per comprendere i risultati che hanno avuto gli incontri e le attività sul bambino e in nessun modo influenzerà quest’ultimo durante questi test.

Tutte le attività verranno presentate al bambino sotto forma di gioco e senza mai mettergli fretta o pressione. Tutto ciò serve per far sentire il bambino sereno, motivato e positivo, deve comprendere che quello che sta facendo all’interno dello studio sia qualcosa di bello.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.