Fusione Società della Salute: il comune di Volterra fa proposta di referendum

Il primo cittadino Buselli ha fatto richiesta ai comuni dell’Alta Val di Cecina di poter fare esprimere i cittadini, mettendo in risalto le criticità per il proprio territorio di competenza

“Cari colleghi, siamo alla vigilia di una fusione a freddo sulle Società della Salute, dettata dall’alto senza ascoltare i territori. Anche voi vi siete detti contrari alla fusione delle zone distretto e delle Società della Salute, giustificando però il vostro voto favorevole con la volontà di governare i processi”. Questo è il prologo della lettera aperta che il sindaco di Volterra Marco Buselli ha spedito ai sindaci di zona dell’Alta Val di Cecina sul tema della Società della Salute, optando per l’idea di un referendum.

Società della salute: cosa comporta un’ipotetica fusione

La mozione di fusione era stata approvata tramite una votazione in Società della Salute Alta Val di Cecina, al fine di incorporazione con la Valdera, sull’argomento della zona distretto di nuova istituzione.

A suo tempo il sindaco Marco Buselli aveva fatto pesare nel voto la propria quota, pari al 33.33%. Insieme all’Asl avevano votato si i Comuni di Pomarance e Montecatini, mentre Castelnuovo aveva deciso di astenersi. Ecco quindi che già mesi fa, il primo cittadino di Volterra aveva deciso di schierarsi a favore della tutela della salute nel proprio paese, propinando delle vere e proprie Pagine della Salute agli altri Paesi allo scopo di mantenere indipendente il mondo sanitario della sua cittadina.

Infatti, a suo tempo Budelli affermò che “In termini pratici non cambierà niente, perchè la Regione, anche se avessimo votato contro, ci avrebbe fuso d’ufficio, ma credo che la dignità di un territorio si esprima anche con atti coraggiosi, come sarebbe stato il voto contrario al processo di aggregazione forzata imposto dalla Regione. Camminiamo a testa alta e, nonostante questo episodio ponga pessime premesse per il futuro di un percorso di aggregazione calato dall’alto, manterremo fede alla promessa di ricercare, in qualsiasi frangente e in qualsiasi condizione, ciò che è meglio per la nostra comunità, senza alcuna delega in bianco”.

E oggi la fusione della zona distretto, ormai già avvenuta, porterà Volterra ad essere relegata ad un mero 7%, sulla base della popolazione, come rappresentatività di zona rispetto all’area della Valdera, ma pure con l’avvenuta creazione di un polo per la piccola chirurgia privato a Pontedera. Tutto questo quando si era a conoscenza del bisogno di convogliare a Volterra una mole di interventi importante sull’Ospedale pubblico.

Società della Salute: il sindaco propone il referendum per Volterra

A Volterra, stando alla parola di Budello, sono stati fatti pure Consigli comunali aperti su questi temi, ma, come è venuto fuori pure in sede della Commissione Sanità del territorio, la cittadinanza dell’Alta Val di Cecina non ha potuto mai davvero esprimersi in merito alla fusione.

L’idea di un referendum, su tutto il territorio dei quattro Comuni coinvolti dalla zona sociosanitaria, potrebbe così essere allettante su parecchi versanti. Si tratterebbe di un fondamentale esercizio di democrazia, senza il quale è impossibile dare adito ad un processo di fusione. Nel frattempo, i Consigli Comunali dovranno esprimere parere in merito al progetto di fusione delle due Società della Salute. E così a conclusione della lettera il sindaco di Volterra chiede, su questi temi, di continuare ad informare la cittadinanza ed aprire un confronto pubblico. Sarebbe una cosa giusta, su tali temi, recuperare una dimensione unitaria, a difesa delle nostre esperienze sanitarie di territorio, già disconosciute dai primi atti che si sono andati a varare, pur con il parere contrario del nostro Comune.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.