Elettroporazione: come si svolge una seduta

L’elettroporazione estetica è un procedimento di veicolazione transdermica che permette di correggere una serie di inestetismi della pelle senza avere la necessità di sottoporsi ad alcun intervento chirurgico. Il fatto di essere una tecnica non invasiva, lo rende sicuramente un trattamento ideale per le donne che non vogliono ancora ricorrere all’utilizzo della chirurgia plastica.

Come si svolge una seduta di elettroporazione

La seduta di elettroporazione si articola in diverse fasi, ma non è mai particolarmente lunga: una sessione di trattamento per il viso in media ha una durata di circa 30 minuti, mentre per il corpo si aggira sui 45 minuti, ovviamente dipende da ogni singolo caso.

Come primo step di questo procedimento, la pelle che verrà sottoposta al trattamento viene accuratamente detersa per eliminare le tracce di trucco e di inquinamento. Successivamente viene applicato un fluido per riequilibrare il ph della pelle e, successivamente, un gel contenente le sostanze che si vogliono far penetrare nel tessuto epidermico.

Viene quindi fatto passare un manipolo che emette lievi impulsi elettrici e vibrazioni che, dopo aver fatto penetrare le sostanze, stimolano la rigenerazione dei tessuti e l’attività cellulare. Le sostanze che solitamente vengono usate nel trattamento sono l’acido ialuronico, il collagene, l’elastina, il betaglucano, le vitamine A, C ed E, la carnitina e il ginseng.

Il procedimento e le sostanze utilizzate non causano effetti collaterali nel paziente, che può riprendere a fare qualsiasi attività non appena terminata la seduta. Talvolta può capitare che si manifesti sulla pelle appena trattata un lieve eritema che svanisce nelle 24 ore successive, ancora più raramente possono verificarsi delle crosticine (più che altro nei pazienti affetti da particolari macchie della pelle), che comunque scompaiono entro due o tre giorni dal trattamento.

Considerata l’innocuità di questo trattamento, non sussistono vere e proprie controindicazioni all’elettroporazione. Tuttavia non è consigliata alle donne in gravidanza, ai soggetti cardiopatici, portatori di pace-maker, apparecchi acustici, impianti dentali, persone affette da particolari forme di dermatite o che si siano sottoposti a trattamenti con botulino nei sei mesi precedenti.

Conclusioni

L’elettroporazione è un trattamento con un tasso di successo davvero notevole. Per esempio, sulle cicatrici lasciate dall’acne, si ottengono miglioramenti dell’86%, con un percorso che solitamente prevede 5 sedute l’anno a cui si aggiunge un richiamo mensile o bimestrale; sulle rughe si assiste a una riduzione della profondità di circa il 71%, sottoponendosi da 4 a 15 sedute annuali più i richiami mensili/bimestrali (mentre sono meno duraturi gli effetti sulle rughe del contorno occhi, un punto particolarmente critico per via della pelle molto sottile); per smagliature e cellulite la percentuale di successo arriva anche al 90%, con cicli che prevedono in media tra le 4 e le 12 sedute l’anno più i richiami ogni 1 o 2 mesi.

Considerati i risultati sorprendenti di questo trattamento e l’assenza di effetti collaterali, si può concludere che l’elettroporazione rappresenta un procedimento estremamente efficace, sicuro e innocuo. Il trattamento ideale per chi inizia a vedere le prime rughe e i cedimenti della pelle, chi le ha provate tutte per combattere la cellulite, chi deve far conto con le smagliature lasciate dalla gravidanza e con la pelle flaccida dopo aver esser aver perso peso, chi ha il terrore degli aghi o non vuole ricorrere a interventi invasivi.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.