Dolore al petto sinistro, destro e al centro: non sempre è infarto

Sintomi, cause e rimedi per il dolore al petto: dall’infarto del miocardio all’angina pectoris, dai problemi respiratori ai disturbi gastrointestinali

Come riconoscere l’infarto del miocardio dal dolore al petto

Si parla tanto di infarto e dei sintomi specifici da non sottovalutare, tanto che è diventata una vera e propria fobia. Appena una persona sente un particolare dolore al petto, è subito allarme. L’associazione di un dolore al petto sinistro, destro e al centro con i disturbi cardiaci non sempre è esatta. Anche se le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nell’Occidente, esistono altre patologie e disturbi da associare al male al petto. I dolori toracici sono dovuti anche agli altri organi presenti oltre al cuore, ovvero polmoni ed esofago. In ogni caso, in presenza di un dolore sospetto, non bisogna perdere tempo e chiamare subito assistenza medica.

Cause dolore al petto: infarto miocardio e angina pectoris

Il dolore al petto dato dall’infarto del miocardio si presenta come un senso costante di peso e oppressione, mischiato a bruciore. Il male è intenso, tanto che il paziente è investito dall’angoscia. Si localizza dietro lo sterno, ovvero l’osso al centro del torace da cui si articolano le costole, e si irradia verso altre zone del corpo, come il braccio sinistro, il collo, la mandibola, la schiena o la parte superiore dell’addome. Ha una durata che va dai 30 ai 40 minuti e può essere associato a tachicardia, nausea, vomito, dispnea (difficoltà a respirare) e sudorazione fredda. Le cause della patologia possono essere molteplici, come la pressione alta, il fumo, il colesterolo alto, diabete e obesità e altri casi clinici in famiglia di infarti e cardiopatie. Simile all’infarto è l’angina pectoris, ma si differenzia solo che se nell’infarto, i sintomi sono dovuti alla morte delle cellule del cuore, qui queste ultime subiscono solamente una sofferenza temporanea. Inoltre, si differenzia dall’attacco di cuore perché dura 20 minuti circa e si può curare con farmaci e col riposo. Se non trattata, si può evolvere in infarto.

Cause dolore al petto: esofago, polmoni, muscoli e ossa

Quando si ha un dolore al petto, si pensa subito al cuore, non agli organi vicini. Ci sono cause molto comuni, come il reflusso gastro-esofageo, la gastrite e l’ulcera gastrica. Il dolore, in questi casi, può localizzarsi nella zona superiore dell’addome, al centro, sotto lo sterno. Per differenziarlo dall’infarto del miocardio, il dolore ha la caratteristica che peggiora con l’assunzione di cibi grassi o piccanti, caffè e bevande gassate, mentre in caso di reflusso, si ha rigurgito acido e tosse. Negli altri casi, vomito, nausea e sanguinamento in casi molto gravi. Oltre a stomaco ed esofago, ci sono anche i polmoni nella gabbia toracica, oltre alle costole e ai muscoli. Si può avere un’embolia polmonare, come una pleurite o una polmonite, così come il dolore intercostale in un punto specifico può essere provocato da uno sforzo fisico o un trauma, accentuato dalla respirazione. Nel caso di malattie dell’apparato respiratorio, ma anche in caso di dolore intercostale, sarà il medico a consigliare la terapia adeguata.

Pamela Tela

Caporedattore e amministratrice del sito salute-medicina.com curo i contenuti e i comunicati stampa salute e medicina per poi proporrle ai nostri lettori.